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A
margine del faccia a faccia tra Simo e Davide per risolvere lo
scandalo Telekom Serbia-Giorgio, i due hanno avuto modo di commentare
la proposta-lamentela di Alessandro, manager di ASK, riguardo ai
cosiddetti "clan". Simo e Davide sono parsi critici, da un
lato smentendo che esista un rischio simile, dall'altro bocciando una
riduzione a soli 3 scambi tra due team: "Quantomeno un numero
pari, sennò che scambio è?", il commento dei due. Davide,
prima di entrare nella camera quadrata, quartier generale della Lega,
ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa, sfogandosi e lanciando anche un'accusa pericolosa che va al di fuori della Lega: "Ora
basta. Sono stufo dei continui attacchi di quello che lavora in
Cattolica. E' un pivellino che abbiamo preso per folklore, chi si
crede di essere? Ai suoi continui attacchi risponderò sul campo, non
vedo l'ora di sfidarlo. Le sue proposte sono troppo complesse per
esser state concepite dalla sua mente, ormai l'abbiamo capito tutti:
Alessandro è un burattino nelle mani di Stefano Giossi. Non aggiungo
altro per non dare il colpo finale al precario equilibrio mentale di
Alessandro". Anche
altri soci "non-interessati" hanno criticato la presa di
posizione di ASK, in particolare Mauri, di KNFC: " Non sono
d'accordo con il manager di ASK riguardo i 3 scambi tra i club; ognuno
è libero di fare tutti gli scambi possibili con chi vuole. E' assurdo
che il Tami faccia questi paragoni, se vuole, può trovare anche lui
dei clan". Una proposta d'affari?
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