CO' DE
SERA, 15 marzo 2005 - Il segreto c'è, ma non deve rimanere tale. Anzi, ci
pensa l’allenatore Zanardi a "metterlo in piazza": "A fare la differenza
non sono tanto i primi undici, che sono peraltro
undici
campioni, quanto il fatto che noi abbiamo fatto la campagna di riparazione più
forte tutti". Secondo Alessandro Zanardi la differenza è tutta qui.
"Anche
altre squadre sono partite con degli ottimi 11 campioni titolari - spiega
- ma l’Astrakan è fantastico perché ieri erano indisponibili Di Canio,
Amoroso e, con l'ingresso di Di Michele e Cozza, la Squadra non ha dato segni
di cedimento". Zanardi ha avuto conferma delle sue parole dall'ultima
partita giocata, e persa, dal Blackburn Rovers nella Pentacup contro Miei
prodi: "I Blackburn hanno i primi 11-12 giocatori al livello delle maggiori
squadre, ma la panchina è un pò carente. Ho sempre saputo questa cosa, dal gol
decisivo di Della Bona contro il Blackburn. Se ti si fanno male Di Canio e
Amoroso, devono entrare due giocatori che non li fanno rimpiangere e questo è
dovuto solo ha una buona campagna di riparazione".
Oltre a essere in corsa su due fronti, Zanardi ribadisce l'orgoglio di vedere
l’Astrakan in semifinale della Coppa: "Siamo contenti di avere raggiunto
questo risultato - ricorda - e posso dire che l’Astrakan ha fatto
comunque una stagione positiva perché, quando lotti fino alla fine per ogni
traguardo, vuol dire che è una buona stagione".
Domenica a Treponti, l’allenatore si augura "una partita gagliarda per
cercare di raggiungere la zona Pentacup: ma per raggiungere questo obiettivo
bisogna aver fortuna nell’incontrare le squadre meno forti nella volata finale.
Abbiamo perso contro Benfico e K Nola, quindi non so proprio chi conviene
incontrare. Va bene tutto, l'unica che non vorrei è la Dinamo Pivex, perché
sarebbe una cosa terribile in questo momento. Mi auguro per le coronarie mie e
degli altri dirigenti di non incontrare la squadra carro armato di Matteo".
Infine, un accenno all’ultimo arrivato: "Di Michele rinnoverà fino al 2008
- annuncia Zanardi – perché insieme a Del Vecchio e Bertotto, rappresenta
una bandiera dell’Astrakan e penso che domenica lo abbia dimostrato!".