MOLINETTO, 15 luglio -
L'ultima giornata gli ha regalato una gioia immensa, ma anche un
pizzico di amarezza. Tutta una stagione ad inseguire obiettivi per
giocarsi in 90 minuti tutto un anno di sforzi. Risultato, a metà
strada tra la soddisfazione piena e la mezza delusione. Proprio
all'ultima giornata, nel perdere la qualificazione diretta alla
Pentacup a favore di Astrakan, Lukentus strappa agli stessi orange
la Coppa. Qualcuno esulterebbe, qualcuno che si è abituato bene un
po' meno, ma non parliamo di delusione, ci mancherebbe.
La Lukentus è una
squadra costruita bene, l'asta operata da Luca è ben fatta,
l'assortimento in tutti i reparti è più che buono. La porta è ben
custodita con De Sanctis, la difesa offre il trio clivense D'Anna,
Moro e Lanna, più che affidabili, con Bonera, super Krloldrup, e la
chicca Zè Maria. Il centrocampo è solido e possente con Bresciano,
Filippini, Perrotta, Olivera e Franceschini a cui vanno ad
aggiungersi presto Giannichedda e Camoranesi. Da paura. Ciliegina
l'attacco fantasista con Di Natale, Del Piero e Cassano, a supporto
di Rocchi e Martins. Insomma, una squadra fatta per fare del male.
Ed infatti è così. Lukentus è una squadra devastante se affrontata
in giornata positiva, una macchina vincente che toglie il respiro.
Il suo difetto è un'incredibile incostanza. Lukentus, capace di fare
per due giornate consecutive 3 gol a partita, è capace poi di farti
le tre successive, mettendo assieme si e no 2 gol. Ed è tutto qua il
limite di questa squadra, che paga l'andamento a corrente alternata
delle sue perle là davanti. Con un Cassano più costante e un
Bresciano meno sbiadito Lukentus avrebbe fatto più strada. A questa
mancanza di costanza si va ad aggiungere la non certo felice
compagna Sfortuna che gli regalava sempre l'avversario sbagliato al
momento sbagliato. A differenza che nelle stagioni passate, dove una
certa dea bendata proteggeva le imprese azulgrana, quest'anno i
ragazzi di Molinetto non hanno avuto il medesimo trattamento, anzi,
pur chiudendo col terzo punteggio di Lega e col secondo attacco, han
rimediato solo il 5° posto in campionato, con la seconda peggior
difesa. A onor del vero non è solo l'incostanza la causa del
Campionato non eccelso, se nei primi due round e nella volata finale
Lukentus ha fatto vedere i sorci verdi, nel III round si è
letteralmente sciolta al sole, totalizzando solo 11 punti in 11
gare. Un miseria. Motivo? Giannichedda e Di Natale infortunati,
Cassano con le sue stravaganti performance è restato fuori per turni
interi. Del Piero è stato in ferie a lungo, Bresciano ha dormito
sonni profondi e D'Anna sbagliato qualche rigore di troppo. Insomma,
un periodo di appannamento che ha condizionato la corsa alla zona
Pentacup.
Pentacup vera e
proprio che è stata indigesta da subito. La Lukentus si presentava
all'inizio quale detentrice del trofeo, ma senza molta fortuna, han
fatto i bagagli già
al primo turno, non lasciando traccia di sè.
Molto diversa è
stata l'avventura in Coppa. In questa competizione la
natura azulgrana si espressa al meglio. Nella prima fase a gironi,
senza strafare ha chiuso al terzo posto, tra pareggi, vittorie e
sconfitte, quanto bastava per qualificarsi ai quarti. Da lì è
cominciata la scalata vincente. Pareggio all'andata e colpo
di coda possente al ritorno. Alla fine si sono presi la loro
rivincita con la sorte, riempiendo così la bacheca anche quest'anno.
Chi ha convinto:
De Sanctis, un buon portiere. Lanna e Krlodrup, specialmente il
secondo, sinonimo di qualità e affidabilità. Camoranesi e Filippini,
autentiche colonne portanti della squadra. Il primo ha vissuto la
sua miglior stagione, esprimendosi a livelli sensazionali. Il
secondo ha corso come un forsennato, mostrando una certa continuità.
Rocchi, è stato il primo vero grande attaccante della Lukentus,
rubando la scena agli altri più titolati.
Chi ha deluso:
Bonera, mai decisivo, spesso ammonito. Una palla al piede.
Franceschinu, Perrotta e Donadel, decisivi in un paio di
circostanze, il resto solo nomi senza peso. Cassano, la sua peggior
stagione, una zavorra per la squadra, da dimenticare.
In conclusione,
a Molinetto han di che sorridere, arrivare 5° in campionato con
questa squadra dispiace, ma la Coppa è un bel biscottino dolce per
fare passare l'amaro. Alla fin delle finite, la Lukentus oggi ancora
più di prima è la terza forza della Lega.